E' finita in un angolino del Piccolo una notizia molto importante e molto grave: l' Istat ha annunciato che l' indice di disuguaglianza, l' "indice di Gini", pone l' Italia agli ultimi posti in Europa.
Non è solo una questione moralmente sgradevole ma la forte disuguaglianza è sintomo di un economia fortemente arretrata e in regresso.
E' sintomo di inesistenza o distruzione della classe media.
Le economie del Terzo Mondo hanno indici di disuguaglianza elevatissimi con drammatiche povertà accanto a ricchezze scandalose.
In Africa ad esempio troviamo satrapi con ricchezze smisurate accanto a popolazioni al limite della sopravvivenza: è tipico delle econome arretrate.
La disuguaglianza elevata ha gravi conseguenze sullo sviluppo economico e civile di un paese: ne parlano diffusamente Nobel per l' economia come Stiglitz e Krugman nei loro libri.
L' Italia è in fondo alla classifica europea anche per questo: ben al di sotto di paesi vicini come la stessa Slovenia, come sottolinea il Piccolo, per non parlare dell' Austria.
C'è chi vuole a tutti i costi restare in un' Italia centralista e fare il "sovranista" su una barca che affonda: chi si contenta gode e i masochisti godono a soffrire.
Noi siamo per la scialuppa di salvataggio: subito autonomia spinta come a Bolzano dove questi tragici dati economici sono ribaltati.
Ecco il testo del trafiletto del Piccolo del 7/12 pag. 2 che riprende notizie ufficiali dell' Istat:
Agli ultimi posti dell’Unione europea
Nella graduatoria dei Paesi dell’Ue, l’Italia occupa la
ventesima posizione per quanto riguarda la disuguaglianza
tra i redditi degli individui, ossia l’indice di Gini
che in Italia è pari a 0,331, sopra la media
europea di 0,307. Lo rende noto l’Istat.
Distribuzioni del reddito più diseguali rispetto
all’Italia si rilevano in altri Paesi dell’area
mediterranea quali Portogallo (0,339), Grecia
(0,343) e Spagna (0,345).
In Italia l’indice di Gini
è più elevato nel Sud e nelle Isole (0,349)
rispetto al Centro (0,322), al Nord-ovest (0,310)
e al Nord-est (0,282). La Slovenia è invece fra le nazioni più
eque con un valore di 0,244.
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