Sulla "sdemanializzazione" con urbanizzazione in chiave turistica di Porto Vecchio Centro Destra e Centro Sinistra superano le divergenze, con la benedizione di Italia Nostra (Nazionale) che è corresponsabile del vincolo archittettonico del 2011 che è concausa dell' abbandono per l' impossibilità di modernizzare un sito fino allora produttivo.
Salamelecchi di Dipiazza alla Serracchiani a pag.19 del Piccolo: "Lei è in gamba, io altrettanto. E i risultati si vedono»... infatti basta farsi un giro in Porto Vecchio fatiscente...
Nel gennaio del 2014 avevamo lanciato una scommessa/sfida all' allora direttore del Piccolo Possamai che esaltava la "sdemanializzazione" come serbatoio di posti di lavoro e volano di sviluppo economico: se in un anno si fosse creato anche un solo posto di lavoro ci saremmo presentati in mutande di fronte al Municipio sventolando il Tricolore e cantando "Fratelli d' Italia", nel caso opposto Il Piccolo avrebbe dovuto scrivere finalmente la verità.
Sono passati non uno ma due anni e non si è visto nemmeno un posto di lavoro ma il Piccolo ha continuato a disinformare i cittadini ad esempio sul tema cruciale dei COSTI INSOSTENIBILI per il Comune, e ancora nemmeno messi a bilancio, che la proprietà comunale di Porto Vecchio comporta (clicca QUI).
Oppure sull' assenza totale di investitori per l' operazione di urbanizzazione che è assolutamente campata in aria ed antieconomica, oltrechè nociva agli equilibri urbanistici della città.
Ma si continua ad esaltare l' insediamento di fantomatici "Attrattori Culturali Transanazionali" ovvero di MUSEI deserti e la firma di reciproci accordi con allegate moine.
Dicono che è imminente lo stanziamento reale, e non solo sulla carta, di 50 milioni
(che comunque sono una somma risibile visto che l' infrastrutturazione primaria supera i 300 milioni) dimenticando di aggiungere i pesanti vincoli allo stanziamento che abbiamo illustrato in preecedenti articoli (clicca QUI) .
RAGIONARE E PORTARE DATI DI FATTO NON SERVE: ormai non resta che prenderli in giro e rilanciare la scommessa.
SE GRAZIE ALLA "SDEMANIALIZZAZIONE" TRA UN ANNO CI SARA' ANCHE UN SOLO POSTO DI LAVORO PER UN TRIESTINO (CHE NON SIA UNA CAREGA E/O "CONSULENZE" ;-) ) SVENTOLEREMO IL TRICOLORE CANTANDO L' INNO IN MUTANDE DI FRONTE AL MUNICIPIO.
In caso contrario dovranno dire la verità, ma non ci contiamo.
Saranno passati TRE anni: un periodo di tempo in cui i Cinesi creano le infrastrutture ferroviarie della Nuova Via della Seta per mezza Asia e il collegamento ferroviario ad alta velocità fra il Porto del Pireo (Atene) e Budapest, ponti compresi.
Qui presenteranno come successoni le reciproche firme di scartoffie e lo scambio di convenevoli
.
E speriamo che i cittadini si stufino: due anni sono già parecchi se si pensa che ne sono voluti solo 10 o 15 per costruire la Grande Piramide di Cheope 4.580 anni fa...
L' unica possibilità reale per Porto Vecchio è l' utilizzo produttivo valorizzando e allargando il Punto Franco, che tuttora esiste, e introducendo la No Tax Area.
Non c'è alternativa ed i fatti lo dimostreranno: purtroppo dopo aver fatto perdere anni a Trieste con le stupidaggini dei partiti nazionali.
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