Tentando un gioco di sponda con l' amato Arvedi finisce per regalare una vittoria al sindaco di Centro Destra su un tema sentitissimo dalla cittadinanza quando è evidente anche ai bambini che le scelte del Padrone della Ferriera sono dettate dall' intervento della Magistratura: giovedì il TAR ha respinto la sua richiesta di sospensiva alla limitazione della produzione, cosa che ha irritato l' anziano imprenditore, mentre si è mossa ufficialmente la Procura su sollecitazione dei cittadini inquinati e dei movimenti che si sono creati sulla base del notevole allarme sociale per l' inquinamento (giardini chiusi ecc.).
E' noto che Arvedi ha ottenuto una lunga concessione per attività portuale sulla banchina dello stabilimento e che questo è un business che gli interessa e che sta sviluppando.
Può tranquillamente rinunciare all' Area a Caldo, lasciando i laminatoi, di fronte a pesanti "rogne" legali: ghisa e coke si trovano a prezzi più bassi in tutto il mondo.
E forse non ha più bisogno dell' esempio di Trieste per la sua operazione all' ILVA di Taranto: che esempio è di "araea a caldo ecologicamente conpatibile" se interviene anche qui la magistratura e le sue istanze al TAR sono respinte?
Ma il PD stolidamente, invece di rendersi conto che è inevitabile una riconversione dell' area ad attività portuali e logistiche, mantenendo industrie meno inquinanti, lancia anatemi paventando rischi occupazionali e fregandosene della salute di cittadini e lavoratori.
Avrebbe fatto meglio a spingere per tempo, lo segnaliamo da anni(clicca QUI), per una conversione in portualità e logistica invece di sostenere a spada tratta inquinamento e nocività in fabbrica: adesso non sarebbe Arvedi a minacciare e dettare le condizioni ma la comunità, mentre l' alternativa occupazionale sarebbe pronta.
Confucio diceva che la stupidità è un peccato mortale imperdonabile.
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