Dicevamo:
"LE FERROVIE AUSTRIACHE ÖBB - Austrian Federal Railways - HANNO INIZIATO IERI I LAVORI PER IL TUNNEL DI SEMMERING CHE CONSENTIRA' IL COLLEGAMENTO CON LE FERROVIE RUSSE. Qui il Link
VIENNA DIVENTERA' IL PIU' IMPORTANTE NODO LOGISTICO INTERMODALE D' EUROPA E TRIESTE IL SUO NATURALE TERMINALE PORTUALE A SUD.
NELLA FOTO: TRIESTE CHE DIVENTA LO SNODO FRA LA "NUOVA VIA DELLA SETA" IN CUI LA CINA INVESTE 140 MILIARDI DI DOLLARI E IL NUOVO SISTEMA FERROVIARIO CON AL CENTRO VIENNA.
QUESTE SONO LE VERE CONDIZIONI PER IL RILANCIO DI TRIESTE, NATA E CRESCIUTA INTORNO AL PORTO FRANCO, NON CERTO IL "FANTATURISMO" IPOTETICO PER CUI VOGLIONO ALIENARE E PRIVATIZZARE 70 ETTARI DI AREA PRODUTTIVA CON FONDALI DI OLTRE 12 METRI E FERROVIA IN PORTO VECCHIO."
E viene rivendicato dal neopresidente dell' Autorità portuale il fatto di aver lasciato il Punto Franco in Porto Vecchio (QUI).
Erano utopie e sogni velleitari, come venivano bollate allora, le nostre posizioni fondate solidamente sulle modificazioni geopolitiche ed economiche in atto ?
O erano, e sono ancora, colossali stupidaggini i sogni di un turismo di massa a Trieste attraverso musei e urbanizzazzione di Porto Vecchio?
Giusto oggi un nuovo museo viene proposto in Porto Vecchio dal sottosegretario del Governo Cesaro: al Magazzino 18 un Museo dell' Esodo Istriano...Queste sono le idee turistiche su cui dicono di voler rilanciare l' economia di Trieste... roba da matti.
Finalmente i tempi sono maturati e quello che era il patrimonio del solo movimento indipendentista triestino è diventato parte della coscienza collettiva.
Non riusciranno a trasformare Trieste in un museo.
ECCO IL NOSTRO POST DEL 25 /11/2015
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