RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

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lunedì 24 ottobre 2016

VIA DELLA SETA: LE FILIPPINE SI ALLINEANO CON LA CINA E MOLLANO GLI USA - ACCORDI PER 13,5 MILIARDI DI DOLLARI CON PECHINO - LE ROTTE DEL MAR DELLA CINA ORA SONO PIU' APERTE

[Rodrigo Duterte in visita in Cina incontra Xi Jinping

Con il viaggio a Pechino (il primo all’estero da presidente delle Filippine) Rodrigo Duterte si è avvicinato alla Cina e allontanato dagli Stati Uniti.

Duterte ha chiesto alla Repubblica popolare di “aiutare” le Filippine con investimenti nelle infrastrutture e di prender parte al progetto “Una cintura, una via”. Detto fatto, sono stati firmati vari memorandum d’intesa per lo sviluppo di progetti finanziati da Pechino e sono stati conclusi accordi per una cifra che sarebbe pari a 13,5 miliardi di dollari.

Duterte e il suo omologo Xi Jinping hanno concordato di risolvere le dispute nel Mar Cinese Meridionale bilateralmente e messo da parte la relativa sentenza della Corte d’arbitrato dell’Aia di questa estate, favorevole a Manila.

Ad ogni modo i due leader non avrebbero parlato della possibilità di consentire ai pescatori filippini di operare intorno all’atollo Scarborough – sotto il controllo di Pechino.

Quanto al rapporto con gli Usa, le dichiarazioni di Duterte sono state contrastanti. Di fronte al vice primo ministro cinese Zhang Gaoli ha annunciato la sua “separazione” da Washington.

Invece, in un’intervista rilasciata alla televisione di Stato cinese ha detto al minuto 7: “Non sto rompendo con gli Stati Uniti, voglio solo essere amico di tutti”.

Nei mesi scorsi Duterte aveva affermato di voler interrompere le operazioni militari congiunte con Washington e che avrebbe messo fine alla rotazione dei soldati americani sul territorio filippino. Al momento nessuno dei due provvedimenti è stato preso e l’accordo di difesa reciproca tra i due paesi firmato nel 1951 è ancora in vigore.
A settembre il Presidente Filippino aveva pesantemente insultato Obama che anena di conseguenza annullato un incontro ufficiale.

Le Filippine non hanno ancora detto addio agli Usa, ma Duterte ha certamente lanciato un messaggio al loro prossimo presidente: oggi il pivot to asia (la strategia americana di contenimento della Cina) non frutta quanto le nuove vie della seta (quella marittima passa per casa nostra...).

Tutti i punti toccati nella mappa riceveranno un forte impulso tale da sviluppare autosufficienza economica: Trieste, e non certo Venezia priva di fondali e collegamenti con l' Europa Centrale, è la candidata naturale per l' Alto Adriatico

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