#Cultura #TriesteMitteleuropea
Perché Trieste non ha un grande evento culturale che ne esalti la complessa identità?
Tante altre città hanno costruito grandi occasioni di incontro culturale che sono diventate di livello internazionale: dal “Festival della Letteratura di Mantova”, al “Festival della Scienza” di Genova, dal “Festival della Filosofa di Modena” al “Festival dell’ Economia di Trento”.
Perfino Pordenone ha “Pordenone Legge”, e Gorizia ha “E’ Storia” che sono diventate grandi eventi culturali che attirano decine di migliaia di visitatori: un turismo culturale di grande qualità.
Eppure la maggiore attrazione di Trieste è proprio la sua identità MITTELEUROPEA, il complesso e unico clima culturale che ha prodotto e alimentato giganti della letteratura mondiale come Joyce, Saba, Svevo.
Che ne ha fatto, con Weiss, il centro da cui la Psicanalisi da Vienna ha raggiunto il mondo latino.
I turisti vengono in massa a visitare Miramar, eredità degli Asburgo, non certo i ruderi romani che si trovano, più belli, ovunque.
Però questa identità mitteleuropea, molto rinomata fuori Trieste, qui è stata soffocata in nome di un nazionalismo provinciale e ottuso.
E’ ora di
riscoprire e valorizzare questo nostro autentico tesoro nascosto, nascosto come lo è stato il Porto Franco Internazionale che appena adesso l' Autorità Portuale comincia a far conoscere anche a zone vicine come il Friuli e il Veneto.
Bisogna che
la nuova Amministrazione Comunale promuova a Trieste, un grande Festival
Internazionale sul tema
“LA CULTURA MITTELEUROPEA INCONTRA IL MARE“,
con frequenza annuale, invitando a partecipare esponenti della letteratura, della musica, delle arti dei paesi con cui Trieste ha intrattenuto rapporti tramite il suo Porto Franco Internazionale, sia nell' entroterra mitteleuropeo sia con le destinazioni delle rotte tradizionali.
“LA CULTURA MITTELEUROPEA INCONTRA IL MARE“,
con frequenza annuale, invitando a partecipare esponenti della letteratura, della musica, delle arti dei paesi con cui Trieste ha intrattenuto rapporti tramite il suo Porto Franco Internazionale, sia nell' entroterra mitteleuropeo sia con le destinazioni delle rotte tradizionali.
Per esaltare la funzione di cerniera che la nostra città ha avuto - e potrà tornare ad avere - negli scambi non solo commerciali ma anche culturali, fra la Mitteleuropa ed il mondo intero, fra Oriente ed Occidente europeo.
E lo postemo proprio el 1. aprile??
RispondiEliminaLa data è ininfluente:ci sono convegni oggi e domani ed è necessario che la proposta sia nota.
RispondiEliminaLa United EECO ha più volte proposto questa tradizione agli amministratori attuali, mai nemmeno una risposta, il nulla!
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