QUANDO SI VUOLE STRAVINCERE E METTERE UN
AVVERSARIO CON LE SPALLE AL MURO BISOGNA ANCHE ESSERE DETERMINATI A USARE LA
FORZA PER SPEGNERNE LA INEVITABILE REAZIONE.
E TRIESTE ?
Ucraina: dalla
fomentata “Rivoluzione Arancione” di piazza EuroMaidan del 2013, con annesso
colpo di stato, alla promessa di entrata nella UE e Nato, all’ abbandono di
fronte alla reazione di una Russia che si sente minacciata dal progressivo
allargamento a Est dell’ Alleanza Atlantica.
Qual’ è la credibilità di un Occidente che sembra avviarsi sul viale del
tramonto?
L’ “ombrello americano” protegge ancora?
Non è nostro compito, animati come
siamo da spirito neutralista e pacifista, attribuire ragioni o torti nella
triste e pericolosissima vicenda ucraina, ma solo cercare di capire gli eventi
e le loro motivazioni che non sono “folli e deliranti”
come si usa scrivere, ma rispondenti a una logica geopolitica serrata che vede l’ Oriente (Russia, Turchia, Cina) espandersi nei
vuoti lasciati da UE e USA: dalla Libia all’ Albania, da Africa alle aree
ex-sovietiche.
Infatti mai una guerra come quella in
corso in Ucraina è stata prevedibile, prevista e preannunciata a gran voce. Ma,
malgrado le promesse UE e USA durante le manifestazioni “EuroMaiden” del 2013,
il presidente Ucraino Zelens'kyj ha dichiarato stamane: “Ci hanno
lasciati soli”.
Imbottiti di armi occidentali, ma soli: tragicamente della serie “vai avanti
tu che a me …”
Ci si domanda quanto valgano le promesse e gli “ombrelli militari” americani ed
europei in questa fase di loro evidente declino e dopo il catastrofico ritiro
dall' Afganistan.
E’ una domanda che cominciano a farsi anche a Taiwan da sempre considerata
dalla Cina parte integrante e rivendicata del suo territorio.
Un paese e la sua popolazione è stato indotto a spingersi oltre le “linee
rosse” sopportabili dalle potenze confinanti, al punto di illudersi di poter
aderire a una alleanza militare ostile (Nato), fiducioso della copertura
occidentale.
Che si limita a sanzioni poco efficaci che rischiano di diventare un boomerang
per tutta l’ Europa.
Parliamo di “linee rosse” molto chiare ed evidenti esaminando la storia e la
situazione ucraina.
Oggi sul Piccolo il prof. Stefano Pilotto dell’ università di Trieste scrive:
“ Occorre comprendere il modo di ragionare dei russi, la loro
cultura. Occorre rivisitare la storia per capire le ragioni degli uni e degli
altri. …. Il popolo ucraino ed il popolo russo sono stati il medesimo popolo
per secoli: la stessa civiltà russa nacque da quella ucraina.
Il Rus di Kiev (cioè la regione di Kiev), nata alla fine del IX secolo dopo
Cristo, si estese verso est nel corso dei secoli seguenti, dopo la conversione
al cristianesimo di rito bizantino del principe Vladimir, nel 988 dopo Cristo.
Kiev rappresentò progressivamente un faro per le popolazioni slave e russe,
nell’ambito dello sviluppo del cristianesimo ortodosso e l’area di Pecherska
Lavra (i monasteri delle grotte) a Kiev diventarono il massimo centro religioso
della chiesa russa cristiano – ortodossa. Lo sviluppo della regione di Kiev,
nel corso dei secoli seguenti, seguì di pari passo quello della Russia, sia
durante il periodo imperiale (la Russia degli zar), sia durante quello
sovietico.
Durante la seconda guerra mondiale il popolo ucraino e russo combatterono uniti
per la loro libertà di fronte all’attacco delle forze tedesche e loro alleate,
dal 1941 al 1945.
In Ucraina, tuttavia, alcune migliaia di cittadini si unirono alle forze
tedesche, sposarono la causa del nazionalismo ucraino antisovietico e si
identificarono nell’azione di Stepan Bandera.
Furono migliaia di ucraini che aderirono al nazionalsocialismo: ecco il
riferimento odierno di Putin alla denazificazione. Egli ritiene che gli
esponenti radicali ucraini che desiderano entrare nella Nato oggi siano i
discendenti ideologici di quelle migliaia di ucraini che fra il 1941 ed il 1945
si unirono alle forze tedesche agli ordini di Hitler.
Quando, nel 1991, la disintegrazione dell’Unione Sovietica portò all’indipendenza
dell’Ucraina, le forze filo-occidentali ripresero corpo, animarono la
rivoluzione arancione di Viktor Yushenko e di Yulia Timoshenko (EuroMaiden
2013), provarono ad aprire le porte alla Nato e trascurarono la
necessità di mantenere una buona relazione con Mosca.
Dal 2008 la Russia mandò messaggi a Kiev attraverso l’interruzione del gas.
Nel 2014, dopo il colpo di stato a Kiev, i russi reagirono con
l’incorporazione della Crimea nella Federazione Russa e con la tutela della
regione orientale del Donbass, in attesa che gli accordi di Minsk (11 febbraio
2015) venissero rispettati da Kiev, mediante una riforma costituzionale che
permettesse di creare due regioni autonome a Donetsk e Luhansk. Nel corso degli
ultimi sette anni nulla è stato fatto, anzi, Kiev ha cercato sempre di più di
cedere alle lusinghe sia della Nato che dell’Unione Europea, ha ricevuto armi e
sostentamento, mentre nel Donbass si consumava una catastrofe umanitaria.”
A proposito: sui media occidentali non rileviamo alcun interesse per il
parere delle popolazioni russofone del Donbass su quanto
sta succedendo.
E TRIESTE ?
Trieste che sta proprio sopra una faglia geopolitica ha sempre avuto danni
gravi dal riacutizzarsi delle tensioni e dai climi da “guerra fredda”ed ha un
solo strumento di difesa: il Porto Franco Internazionale che è stato alla sua
origine di città moderna e motore di sviluppo economico e che è stato ribadito
dal Trattato di Pace del 1947 che lo regola con il suo Allegato VIII, che
ancora attende applicazione integrale.
Il Porto Franco Internazionale per sua natura è neutrale
rispetto agli schieramenti internazionali.
Paolo Deganutti
Due citazioni per
riflettere:
Oswald Splengher “Il Tramonto dell’ Occidente” Vienna 1918:-
“Il «tramonto del mondo antico», lo abbiamo dinanzi agli occhi, mentre già oggi
cominciamo a sentire in noi e intorno a noi i primi sintomi di un fenomeno del
tutto simile quanto a decorso e a durata, il quale si manifesterà nei primi
secoli del prossimo millennio, il «tramonto dell'Occidente».”-
Jarrett Diamond “Collasso. Come le
società scelgono di morire o vivere” Boston 2005:
- «Il mio ultimo motivo di speranza è frutto di un'altra conseguenza
della globalizzazione. In passato non esistevano né gli archeologi né la
televisione. Nel XV secolo, gli abitanti dell'isola di Pasqua che stavano
devastando il loro sovrappopolato territorio non avevano alcun modo di sapere
che, in quello stesso momento ma a migliaia di chilometri, i Vichinghi della
Groenlandia e i Khmer si trovavano allo stadio terminale del loro declino, o
che gli Anasazi erano andati in rovina qualche secolo prima, i Maya del periodo
classico ancora prima e i Micenei erano spariti da due millenni.
Oggi, però, possiamo accendere la
televisione o la radio, comprare un giornale e vedere, ascoltare o leggere cosa
è accaduto in Somalia o in Afghanistan nelle ultime ore. I documentari
televisivi e i libri ci spiegano in dettaglio cosa è successo ai Maya, ai Greci
e a tanti altri.
Abbiamo dunque l'opportunità di imparare
dagli errori commessi da popoli distanti da noi nel tempo e nello spazio.
Nessun'altra società ha mai avuto questo privilegio. Ho scritto questo libro
nella speranza che un numero sufficiente di noi scelga di approfittarne.»-
Con questo messaggio vi faccio l'elogio del Sig. Michel COMBALUZIER, che mi ha aiutato ad ottenere un prestito di 50.000€. Mi chiamo Fulvio Mancini, sono italiano, mi sono imbattuto nella testimonianza di un signore che ne parlava su Internet. All'inizio non ci credevo, ma in sole 72 ore ho ottenuto il prestito come previsto. Sono molto felice di incontrare il signor Michel COMBALUZIER, motivo per cui testimonio oggi. Se hai bisogno di un prestito tra privati senza una banca per alleviare il tuo dolore o realizzare i tuoi progetti, non esitare a contattare il signor Michel COMBALUZIER, risponde a messaggi molto veloci, servizio veloce e molto affidabile. Lascio il suo contatto qui sotto. E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
RispondiEliminaE-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
Con questo messaggio vi faccio l'elogio del Sig. Michel COMBALUZIER, che mi ha aiutato ad ottenere un prestito di 50.000€. Mi chiamo Fulvio Mancini, sono italiano, mi sono imbattuto nella testimonianza di un signore che ne parlava su Internet. All'inizio non ci credevo, ma in sole 72 ore ho ottenuto il prestito come previsto. Sono molto felice di incontrare il signor Michel COMBALUZIER, motivo per cui testimonio oggi. Se hai bisogno di un prestito tra privati senza una banca per alleviare il tuo dolore o realizzare i tuoi progetti, non esitare a contattare il signor Michel COMBALUZIER, risponde a messaggi molto veloci, servizio veloce e molto affidabile. Lascio il suo contatto qui sotto. E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
Con questo messaggio vi faccio l'elogio del Sig. Michel COMBALUZIER, che mi ha aiutato ad ottenere un prestito di 50.000€. Mi chiamo Fulvio Mancini, sono italiano, mi sono imbattuto nella testimonianza di un signore che ne parlava su Internet. All'inizio non ci credevo, ma in sole 72 ore ho ottenuto il prestito come previsto. Sono molto felice di incontrare il signor Michel COMBALUZIER, motivo per cui testimonio oggi. Se hai bisogno di un prestito tra privati senza una banca per alleviare il tuo dolore o realizzare i tuoi progetti, non esitare a contattare il signor Michel COMBALUZIER, risponde a messaggi molto veloci, servizio veloce e molto affidabile. Lascio il suo contatto qui sotto. E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com
E-mail : pierrecombaluzier18@gmail.com