Fra le soluzioni postbelliche viene sorprendentemente citato l' esempio di Trieste e del TLT con queste parole:
"Fatte le debite proporzioni, andrebbe presa in considerazione un'amministrazione (fortemente) controllata come avvenne per Trieste dopo la Seconda Guerra Mondiale. Allora era chiaro chi avesse perso la guerra, meno chiaro come si sarebbero distribuite le zone di influenza dei vincitori.
Nel 1947, con il Trattato di Parigi, la città di Trieste divenne un mini-stato indipendente sotto la protezione dell'ONU con il nome di Territorio Libero di Trieste (TLT). Il TLT fu diviso nella Zona A, che includeva la città di Trieste che era temporaneamente amministrata dagli Anglo-americani, e la Zona B, che comprendeva la costa istriana settentrionale temporaneamente amministrata dall'esercito jugoslavo.
Nel 1954, con il Memorandum di Londra, l'amministrazione della Zona A fu affidata temporaneamente all'Italia che prese il posto delle forze alleate, la Zona B fu trasformata in amministrazione civile divenendo di fatto parte integrante dell'allora Jugoslavia. Quasi 10 anni dopo quella divisione fu creata la regione del Friuli Venezia Giulia di cui Trieste divenne capoluogo.
Nel 1975, cioè a 20 dalla fine del secondo conflitto mondiale, con il Trattato di Osimo, Italia e Jugoslavia dettero forma definitiva alla divisione del TLT e, con qualche ritocco, vennero sancite le sovranità italiana e jugoslava sulle zone da ricevute in amministrazione civile col memorandum del 1954.
Dopo 40 anni da quella firma, la Slovenia entra a far parte dell'Unione europea e, nel 2007, aderisce al trattato di Schengen, facendo venir meno la figura di Trieste quale città di confine, nel 2013 la vicina Croazia ha fatto altrettanto.
I tempi, la geografia e gli attori son diversi, ma la morte e la distruzione molto simili. Per il futuro di Raqqa, e magari di tutta la Siria, ci sono lezioni del passato da tenere presente."
Al di là delle opinioni forse comincia a diffondersi la coscienza che da queste parti è successo qualcosa di importante, e purtroppo di terribile, che ha ancora conseguenze sul presente.
Al di là delle opinioni forse comincia a diffondersi la coscienza che da queste parti è successo qualcosa di importante, e purtroppo di terribile, che ha ancora conseguenze sul presente.
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