RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

mercoledì 15 marzo 2017

PARCO DEL MARE: SOLDI (DELLA COMUNITA') COME ACQUA PER OPERE DANNOSE, INUTILI O SECONDARIE INSEGUENDO CHIMERE TURISTICO ELETTORALI - SOLDI DELLA COMUNITA' PER ZONA INDUSTRIALE E PORTO = 0 (ZERO) -



LA CHIMERA TURISTICA
Soldi della comunità come acqua per opere secondarie o inutili pur di inseguire scintillanti sogni turistici con speranze elettorali: ACQUARIO PARCO DEL MARE (50 MILIONI), MAGAZZINO VINI DATO IN GESTIONE A EATALY del renziano Farinetti e delle Coop (25 MILIONI 25 ! Che non vengono ripagati nemmeno in 60 anni d' affitto!!!! QUI), MAGAZZINO 26 E CENTRALE IDRODINAMICA DI PORTO VECCHIO (32 MILIONI senza un solo posto di lavoro), UN PO' DI VIABILITA' IN PORTO VECCHIO (50 MILIONI) = TOTALE 157 MILIONI PER LE FANTASIE E MANIE "TURISTICHE", con quali risultati per l' occupazione si vede.

Soldi della comunità per Porto o Zona
Industriale  0 (ZERO): i 188 milioni in Porto al Molo VII li mettono i privati  (QUI).

Solo 50 milioni pubblici investiti, dopo 37 anni, per il necessario potenziamento delle ferrovie del porto a Campo Marzio, mentre Ferrovie Italiane ha chiuso, per risparmiare, la pur indispensabile Transalpina fra il Porto e la Stazione di Opicina.

La ZONA INDUSTRIALE in abbandono (e l' EZIT fatto fallire con tasse illeggittime) e "Sito Inquinato Nazionale" da 17 anni con la ex Olcese destinata all' ennesimo Centro Commerciale, a danno del piccolo commercio, anzichè a industrie hi- tech come previsto.

C'è un' assurda presenza di Centri Commerciali gravemente sproporzionata rispetto alla popolazione, a danno del piccolo commercio e tutti tacciono. Anche se per un posto di lavoro nella Grande Distribuzione se ne perdono 6 nel piccolo commercio.

A nessuno viene il dubbio che alla presunta "classe dirigente e politica" triestina abbia dato di volta il cervello allocando tutte le risorse ed energie in sogni paraturistici, come se fossimo Lignano, invece di puntare ad uno sviluppo solido centrato su Porto Franco Internazionale e industrie?
Nemmeno a Venezia, dove ci sono solo 55.000 abitanti ed il turismo è reale, parlano solo di turismo come avviene da troppi anni a Trieste.


Risorse della comunità sono anche i soldi della Fondazione CRT perchè come tali sono presentati anche quando puntano al finanziamento di un Parco del Mare, cioè un acquario, che per sostenersi ha bisogno di almeno 600.000 turisti paganti all' anno.
L' acquario di Genova è in deficit cronico, come tutto Porto Antico, malgrado ci vadano 1.300.000 turisti all' anno e sia situato in mezzo ad una delle zone più ricche d' Europa, al Triangolo Industriale , a città come Milano, Torino e Genova e alla Costa Azzurra.

Qui a Trieste i soliti "advisor" prevedono per il nuovo acquario  addirittura 800.000 turisti paganti che vengono dai dintorni, in buona parte balcanici e flagellati da confini bloccati per la questione dei migranti e malgrado la crisi ed una città in pesante calo demografico.
Stanno letteralmente dando i numeri, come per Porto Vecchio, con laute parcelle.


La pochezza dello spirito pubblico a Trieste è tale da ricordare quelli che pensavano di sostituire un solido sviluppo economico con i negozi di jeans.

E' così che si è arrivati ad avere solo il 9% del PIL locale da industria (meno di Roma!) e la popolazione in calo di un quarto dagli anni '70 ed in costante invecchiamento.


Quei pochi soldi che ci sono in Camera di Commercio, Fondazione CRT, Regione vadano investiti in serio sviluppo produttivo non in penosi e fallimentari tentativi di creare "attrazioni turistiche" che servono solo a creare effimero consenso elettorale tra chi si accontenta di "stuco e pitura che fa bela figura".

A parlare di sviluppo industriale e produttivo è rimasta ormai solo l' Autorità Portuale, che prevede a tal fine l' uso dei Punti Franchi (burocrazia romana permettendo) ed ha appena raggiunto un importante accordo con l' Area di Ricerca: i politici sono invece presi nel "marketing politico" e nella "politica degli annunci" e fanno solo a gara a chi le spara più grosse per stupire gli elettori: specchietti, perline e collanine in cambio di voti.


Si potrebbe pensare che siamo contrari al Turismo ma non è così: bisogna finalmente capire che per Trieste può essere solo una risorsa aggiuntiva e non la carta su cui puntare tutto quello che si ha come avviene da lustri.

E che non può essere un turismo di massa come i numeri del Parco del Mare farebbero intendere, ma di nicchia e congressuale, legato ad industrie ed iniziative di qualità...
Basta con questo soffocante becerume scintillante di un turismo di massa solo sognato.


Sono decenni che Trieste viene paralizzata su queste robe come l' urbanizzazione turistica di Porto Vecchio e numeri iperbolici di milioni di turisti prospettati da sedicenti esperti (clicca QUI): "xe come la storia de sior Intento"...altro che immobilismo...

Da solo il  recente accordo a costo zero fra Porto Franco Internazionale ed Area di Ricerca produrrà più sviluppo e posti di lavoro di tutte queste roboanti sparate.



Clicca sull' immagine (di un anno fa) per andare all' articolo del Piccolo che indicava due milioni di turisti e centomila abitanti in più con l' urbanizzazione turistica di Porto Vecchio

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