Perdere due capitali in un botto solo è un' impresa notevole.
Le amministrazioni delle due principali città italiane sono in difficoltà per motivi giudiziari a pochi mesi dall' elezione.
A Milano il sindaco Sala del PD, pupillo di Renzi, si è dovuto autosospendere perchè indagato in uno dei numersi scandali legati all' Expò, grande opera-evento che, come sempre in Italia, è occasione di "magnadora".
Un sindaco autosospeso è una novità perchè le dimissioni o l' inabilità di un sindaco dovrebbero portare a nuove elezioni secondo la legge.
A Roma la Raggi, campionessa dell' onestà e del giustizialismo a 5 stelle, scelta dalla mitica Rete, si appoggiava a persone come l' assessore Muraro indagata e il funzionario Marra arrestato per corruzione.
Come sempre è la magistratura che detta tempi e modi alla politica:
in Italia è così.
I governi fotocopia si susseguono, le dimissioni sono sempre per finta come le "autosospensioni".
Ormai si fa fatica a dare una lettura politica e ci si deve accontentare di una interpretazione antropologica e fatalista: il paese nostro confinante è fatto così... è marcio.
Roma è una cloaca che tutto corrompe, come i soldi della dinamica Milano.
L' Italia ormai ospita un solo leader autorevole ed amato: un Papa gesuita argentino di nome Francesco privo di potere temporale ma percepito come benevola guida morale e che oggi compie 80 anni (Auguri !).
Quello che interessa a noi triestini è che nel paese confinante, al cui governo è affidata l' amministrazione di Trieste dal 1954, si instauri un governo con cui sia possibile trattare una separazione consensensuale, perchè non desideriamo lasciarci tirare a fondo dal casino italico ma tornare ad essere il porto della Mitteleuropa.
E' una tattica semplice.
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