RESTITUIRE TRIESTE AL FUTURO -

AUTONOMI DALL' ITALIA MA CONNESSI CON IL MONDO - RESTITUIRE TRIESTE ALLA MITTELEUROPA - RESTITUIRE TRIESTE AL SUO FUTURO: CENTRALE IN EUROPA INVECE CHE PERIFERICA IN ITALIA -

giovedì 14 marzo 2019

#AppelloPerTrieste - IMPEDIRE CHE TRIESTE SIA TAGLIATA FUORI DALLE “VIE DELLA SETA” A FAVORE DEI PORTI CONCORRENTI - QUESTO E’ L’ OBIETTIVO PRINCIPALE IN QUESTO MOMENTO - E' NECESSARIA L' UNITA' DEI TRIESTINI DI BUONA VOLONTA' -




IMPEDIRE CHE TRIESTE SIA TAGLIATA FUORI DALLE “VIE DELLA SETA” E DALLE NUOVE IMPONENTI CORRENTI COMMERCIALI CON L’ ASIA CHE CARATTERIZZERANNO IL NUOVO SECOLO -
- QUESTO E’ L’ OBIETTIVO PRINCIPALE IN QUESTO MOMENTO -

FARE FRONTE COMUNE CON CHI LAVORA PER CONNETTERE TRIESTE AL MONDO E AL SUO ENTROTERRA NATURALE EUROPEO.
COMBATTERE CHI VUOLE ISOLARE TRIESTE E STA ATTACCANDO FRONTALMENTE LA NUOVA AUTORITA’ PORTUALE.

A Trieste ci sono forze retrive, legate alla precedente disastrosa gestione del Porto, che per interessi personali di conservazione di privilegi e rappresentando interessi esterni concorrenti come quelli di Venezia stanno tentando in tutti i modi di far tagliare fuori il nostro Porto Franco Internazionale dalle nuove Vie della Seta e da quello che tutti gli analisti geopolitici considerano come l’ ineluttabile sviluppo dei traffici tra Oriente ed Europa  che caratterizzerà il prossimo secolo. Sfruttano ogni appiglio, come l’ ostilità di USA e UE e i conflitti interni alla disastrata politica italiana.

Questo è il pericolo più grande che va sventato unendo tutti i triestini di buona volontà disposti a fare fronte comune per la difesa degli interessi della città.

Ci sarà tempo poi per i distinguo: non ci sono progetti politici di nessun genere se Trieste torna ad essere un villaggio di pescatori stretto tra una Venezia che riuscirà nel suo decennale intento di diventare Terminal della Via della Seta e Capodistria e Fiume che diventeranno altri terminal perché Slovenia e Croazia hanno già firmato il Memorandum con la Cina come anche i paesi UE dell’ entroterra (Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia…).

Va riconosciuto all’ Autorità Portuale presieduta da Zeno D’ Agostino di aver riportato Trieste al centro dell’ interesse internazionale prodigandosi in viaggi e contatti che prima nessuno faceva e di averne fatto il punto di riferimento principale nell’ Alto Adriatico per la Cina.
Stanno per essere firmati accordi con il colosso cinese CCCC per il potenziamento della rete ferroviaria, e sono in gestazione importanti accordi per la concessione, non vendita, di un nuovo grande terminal portuale che, con la necessaria stazione ferroviaria di Servola, risolverebbe anche il problema della riconversione della parte inquinante della Ferriera e dell’ alternativa occupazionale e dello sviluppo economico della città secondo le nostre regole.


Va riconosciuto anche al presidente Fedriga di avere posizioni diverse dal 
presidente veneto leghista Zaia che, dopo l’ esclusione di Venezia invita a “fermare la colonizzazione cinese” che partirebbe da Trieste (clicca QUI) mentre taceva quando i cinesi potevano finanziare il porto off-shore di Venezia (clicca QUI).

Così come va riconosciuto a Francesco Russo di avere posizioni diverse dal PD che a Roma fa interrogazioni parlamentari contro le aperture del governo alle “Vie della Seta” e dalle alte strida in Commissione Trasporti della Camera della capogruppo del Partito Democratico Raffaela Paita moglie di Luigi Merlo, ex presidente del porto di Genova, poi manager MSC e attualmente presidente di Federlogistica (qui).

Anche il Sindaco Dipiazza ha avuto parole favorevoli agli investimenti cinesi nel porto di Trieste e nei suoi collegamenti ferroviari.


Per il suo impegno nella promozione internazionale del porto di Trieste  lo stesso Zeno D’ Agostino è oggetto di pesanti attacchi personali da parte di queste forze retrive e delle televisioni locali che fanno loro da megafono come dimostra il volgare servizio (di cui alleghiamo sotto il Link) che nulla ha di giornalistico ma molto di propagandistico seminando senza alcun fondamento sospetti sulla base di sospetti e di manifesti complottisti comparsi in città.

Link al vergognoso "servizio" televisivo 
propagandistico e autoincensante di Tele4 
( proprietà, guarda caso, del gruppo veneto
MediaNordEst-"Rete Veneta" diretta da Bacialli
impegnata in una campagna contro gli investimenti cinesi a Trieste. 

Noi esprimiamo solidarietà al Presidente D’ Agostino e chiediamo ai nostri lettori uno sforzo unitario in questo momento, senza badare a posizioni politiche e  rancori precedenti: di fronte al pericolo di emarginazione Trieste deve unirsi.
Sono uniti gli operatori e i lavoratori del porto: lo siano anche i cittadini.

IL BENE DI TRIESTE E DEI NOSTRI RAGAZZI PRIMA DI TUTTO !







3 commenti:

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